Relativamente recente nel centro di Bologna, ArtiJungle è un angolo luminoso che dal 2018 unisce l’originalità dei gioielli Accàpo Lab e delle ceramiche di Marcella Renna. È il carattere gioioso e ironico delle loro produzioni artistiche, è la passione che mettono nel loro lavoro, a creare l’atmosfera cordiale e stimolante con cui accolgono i loro clienti. Il negozio è un vero e proprio laboratorio; una parte della lavorazione artistica di Patrizia e Marcella viene eseguita “in diretta”, ben visibile dalle grandi vetrine.
Patrizia Villani è una persona entusiasta, empatica, intollerante verso l’intolleranza. In Accàpo Lab crea e vende bijoux in foglia d’oro, orecchini, collane e spille. Guardandoli si viene attratti dalla loro originalità, ma è toccandoli che si percepisce di essere entrati in un mondo diverso, fatto di leggerezza e di luce. Si tratta di accessori pieni di vita, di colori e di riflessi caldi e avvolgenti, che danzano al ritmo di chi li indossa.
Splendenti e anallergici, i gioielli sono realizzati con una tecnica unica, che permette di lavorare la foglia d’oro e di narrare intere storie su piccole superfici come quelle dei medaglioni con cui Patrizia realizza orecchini e collane.
Il suo lavoro si è sviluppato secondo questo filone di produzione artistica perché, dopo tanti anni di vita all’estero, è stato ispirato dalla particolare luce e dai colori di Bologna, con la quale Patrizia sempre mantenuto un legame autentico. Dedicato alla città è anche il progetto Angoli nascosti di Bologna, realizzato in collaborazione con il Comune: shopper e pochette che raffigurano in modo originale e ironico due luoghi storici di Bologna, la Porta di Castello e la Salara, ormai quasi sconosciuti anche dai bolognesi; questi prodotti sono venduti in abbinamento con una scheda che narra la storia dei due monumenti, in italiano e in inglese.
Le nostre vetrine sono spesso ironiche e originali. Capita quasi sempre che qualcuno entri volendo acquistare uno degli ‘oggetti di scena’, che sono palesemente parte delle nostre piccole scenografie: le bellissime melanzane viola, il Beluga bianco (chiamato Moby Dick!), la bottiglia del latte fatta da noi (si chiama ‘Magda’), le borse a rete per la spesa, cariche di frutta finta, i peperoncini che debordano da una ciotola, i topini che si arrampicano sull’albero di Natale fatto coi cavolfiori e così via.