Migliorare la qualità della vita attraverso un oggetto unico e personale. Questa è l’ambizione di Max e Giò, che la realizzano quotidianamente con le loro scarpe fatte interamente a mano. L’aspetto più intrigante del loro lavoro è sicuramente il rapporto con il cliente: la scarpa viene progettata interamente da lui, ovviamente con l’assistenza dei due maestri calzolai.
Si parte dunque dall’ascolto, per capire le necessità del cliente, e successivamente inizia il processo creativo. Qui non si utilizzano programmi di design, ma solo esperienza, immaginazione e talento. Il risultato è una scarpa destinata a durare per sempre, che può essere personalizzata e restaurata.
Nel negozio si incontra chiunque, dall’uomo “comune” che cerca un po’ di sollievo nell’acquisto di una scarpa su misura che potrebbe migliorargli la vita, alla persona più eccentrica che invece cerca l’oggetto unico e particolare.
Giò:
Una volta un cliente giapponese mi ha chiesto un sabot di pelle di coccodrillo e di razza, un abbinamento che non mi ero mai sognato di realizzare; un po’ perplesso, mi sono messo al lavoro e alla fine ho dovuto riconoscere che era stata un’ottima idea. Questo episodio riassume l’importanza dell’ascolto del cliente e la possibilità di imparare sempre qualcosa. Bisogna essere umili e avere tanta passione per non smettere di migliorare. Io lavoro molto, inizio la mattina presto e finisco la sera. Ho sempre voglia di imparare, ascolto i consigli dei clienti, parlo con loro e ho appreso tanto ascoltando le loro esigenze e i loro consigli. Il contatto umano continua a essere fondamentale per me, adesso come ai tempi della mia formazione, quando ho avuto la possibilità di conoscere gli artigiani che, negli anni ’50, avevano portato la calzoleria italiana ai massimi livelli.